La Giornata internazionale del
libro. Istituita dall’Unesco nel 1996 per promuovere la lettura, la
pubblicazione dei libri e la tutela del diritto d’autore, viene celebrata il 23
aprile di ogni anno perché giorno in cui sono morti, nel 1616, tre grandi
scrittori considerati pilastri della cultura universale: Miguel de Cervantes,
William Shakespeare e Garciloso de la Vega. Come ogni anno l’AIE
(Associazione italiana editori) ha pubblicato il report sullo stato dell’arte
dell’editoria in Italia nel 2024. I dati complessivi mostrano una flessione del
mercato del libro trade, mentre i grandi gruppi restano in territorio positivo,
con una piccola crescita (+0,3%). In ascesa le librerie fisiche e la narrativa,
mentre calano le vendite online. Segno meno per la saggistica, per i fumetti e
per i libri per bambini e ragazzi.
Pesa
soprattutto sui piccoli editori la flessione del mercato del libro trade (narrativa e saggistica venduta nelle librerie fisiche
e online e nella grande distribuzione) che nei primi dieci mesi del 2024
registra complessivamente un -1,1% nel valore delle vendite
(circa 12 milioni di euro di minor spesa) e –2,1% delle copie (1,7
milioni circa le copie acquistate in meno).
Gli editori
fino a un milione di euro di venduto nei canali trade perdono infatti un -4,9%,
quelli tra uno e cinque milioni di venduto un -3,6%, gli editori
oltre i cinque milioni di venduto un -0,7%. I grandi gruppi restano in
territorio positivo, con una crescita del +0,3%: la loro quota di mercato
cresce e si attesta al 53,3%, quella degli editori medio e piccoli al 46,7%.