Graziella
Belli “I campi di patate fanno le onde” [Fusta editore]. «Quello
rievocato in questo libro è un piccolo mondo antico, laborioso e solidale, che
non teme la fatica né la miseria, e, con la bontà dei gesti e l’autenticità
della lingua, organizza la sua mite difesa dall’orrore della guerra del mondo
intero di allora. Rischia, però, di perderla oggi con quello moderno,
dimenticando il passato, i dialetti, il buon vicinato, la sobrietà e
solidarietà di una volta. Forse è per salvare le ultime tracce di quel piccolo
universo buono che Graziella Belli ha scritto questo libro tenero e vero.»
Vittorio Coletti
Ormea, 1939. Per Giusto e Lorenzo la vita è
il suono delle risate tra i vicoli, le bici lanciate nei sentieri, le
albicocche rubate dai rami più alti, tre soldi in tasca a testa. Poi arriva la
guerra. All’inizio sembra lontana, un’eco smorzata dalle montagne. Ma la fame
morde, le strade si riempiono di camicie nere, i giochi finiscono. Lorenzo
sceglie il fucile, Giusto è costretto a rimanere con le sue galline e la terra,
a fare i conti con tutto ciò che la guerra porta via e non restituisce. Un
romanzo di formazione a episodi che racconta gli anni di passaggio
dall’infanzia all’adolescenza, i legami e il secondo conflitto bellico con una
scrittura lucida e vera, in un mondo narrativo costruito alla perfezione, dove
anche le galline hanno una loro personalità.
Graziella Belli È nata a Ormea e vive da sempre tra le montagne dell’alta Valle del
Tanaro. Già dipendente del comune di Ormea si è occupata per molti anni della
biblioteca e dell’archivio, ambienti in cui ha sviluppato la sua passione per
la letteratura e la storia. Ha pubblicato un racconto nel- l’antologia
collettiva L’olmo e i suoi racconti, Fusta Editore (2023). Questo è il suo primo
romanzo.
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