Le fasce dei bambini e ragazzi (6-14enni: 46,5%), le fasce pre-scolari (63%) e gli Young Adults (52,5%) continuano a leggere più libri rispetto alla media della popolazione italiana, che si attesta al 42% (lettori di almeno un libro non scolastico nell’anno).
…e rallenta quella degli ebook: la lettura di e-book rallenta nel 2015 (elaborazioni Ufficio studi AIE su dati Istat, -5,6% = 277.000 persone in meno) ma continua a riguardare una parte di popolazione italiana sostanzialmente stabile di 4,5-5milioni di persone. I due indicatori, lettura di libri di carta e lettura di ebook, non si possono sommare (per il diverso tipo di rilevazioni) ma i due dati, se analizzati insieme, confermano che ormai è cambiato il mix con cui il lettore combina carta e digitale secondo le sue necessità quotidiane.
Anche la lettura di e-book tra i 15-19enni è quasi il doppio (15,3%) rispetto alla media: 8,2%.
Cresce l’offerta di titoli, tra carta e digitale. E cresce la vendita di diritti all’estero: gli editori hanno pubblicato nel 2015 62.250 (elaborazioni Ufficio studi AIE su dati IE – Informazioni Editoriali) diversi titoli in formato cartaceo, a cui si aggiungono ben 56.727 titoli in digitale: gli ebook rappresentano il 91,1% delle novità pubblicate nell’anno. Cresce anche la vendita dei diritti all’estero, al punto che la vendita dei diritti (+11,7%) cresce più dell’acquisto (2%).
E’ segno più nel mercato del libro. Cresce (poco) il mercato ebook: il 2015 chiude per i libri di carta nei canali trade (librerie, librerie online e grande distribuzione), secondo i dati Nielsen per AIE, con un +0,7% (e raggiunge gli 1,202miliardi di euro) a valore e con un -2,1% sul
Il segmento Bambini & Ragazzi è quello che nel
La vendita di ebook nel
Tre quarti degli
italiani comprano i libri in libreria. Bene le librerie indipendenti - Quasi
tre quarti della spesa dei lettori italiani nell’acquisto di libri (72,2%)
continua a passare attraverso la libreria. Cresce il peso delle catene (che
raggiungono quota 41,2%) e cresce, di poco ma dando un segnale positivo, anche
quello delle librerie indipendenti (che si attestano al 31%). Gli store online
- al netto della vendita di ebook - pesano il 13,9%, tanto quanto la grande
distribuzione organizzata.
Il commento -
“Questi risultati positivi, dopo anni di sofferenza – commenta il responsabile
dell’Ufficio studi AIE, Giovanni Peresson –, indicano che anche il libro,
prodotto anticiclico per eccellenza, si è collegato all’andamento economico
generale e quindi diventa sempre più decisivo il livello di qualità delle
proposte editoriali. Segue un trend positivo, che interessa anche gli altri
paesi europei: con l’eccezione della Germania, il mercato del libro cresce
infatti nel 2015 in tutti i principali Paesi UE. Ciò che è cambiato è il
lettore: più autonomo, disincantato, flessibile. Qui si giocherà la partita
vera del 2016” .
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