25 giugno 2019

Tutto pronto per la sesta edizione del Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana







DUE GIORNI ALL'INSEGNA DI PRESENTAZIONI ED ESPOSIZIONI LIBRARIE IN PROGRAMMA ANCHE CONVEGNI, DIBATTITI, PROIEZIONI E MOSTRE. ATTESISSIMA, TRA GLI AUTORI, LA PRESENZA DI CRISTINA GIORDANA COL SUO “PORTAMI LASSU’. OSPITE D’ONORE DELLA RASSEGNA IL PILOTA DI MONGOLFIERE JOHN AIMO.

 
Frabosa Sottana (CN) 25 giugno 2018 – Due giorni all'insegna di presentazioni ed esposizioni librarie, convegni, dibattiti, proiezioni e mostre. E' quanto propone sabato 20 e domenica 21 luglio, per il sesto anno consecutivo, l'associazione Culturale Valle Maudagna organizzatrice del Salone del Libro di Montagna, evento che, a titolo completamente gratuito avrà luogo presso la sala convegni dell'Albergo Italia ed il Salone dell'ex Confraternita di Frabosa Sottana, in provincia di Cuneo.   

Due giornate interamente dedicate alla cultura ed alla promozione del libro e della lettura, considerati momenti fondamentali di crescita individuale e collettiva. Il Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana rappresenta uno degli eventi culturali più importanti del Monregalese, riunisce decine di editori ed autori ed offre ai visitatori la possibilità di andare alla scoperta di una particolare e sempre interessante produzione libraria.

Il fitto ed interessantissimo programma prevede, sabato 20, al termine della cerimonia di inaugurazione, il Convegno promosso in collaborazione con l'Uncem Piemonte dal tema: "Il piano dei Sentieri per la crescita economica dei Territori Montani". In considerazione della sua particolarità, all'appuntamento, in programma presso la sala convegni dell'Albergo Italia sono attesi assieme al Presidente Nazionale Uncem Marco Bussone al Presidente dell'Uncem Piemonte Lido Riba ed al Vice Presidente Anci Piemonte Michele Pianetta anche Amministratori e Sindaci del Monregalese.

Nel corso della giornata, a partire dalle ore 15, sarà poi la volta delle presentazioni librarie. Sono attesi, nell'ordine, Paolo Beraldi col suo libro: "La doccia Nera"; Paola Maccario che presenterà "La carta del Burro", Lidia Dutto, autrice de "Se nasce femmina piange la formica"; Giorgio Ferraris con "La Belle Epoque di Ormea" e Sarah Cogni con "La finestra sul ciliegio".

Alle 21, presso il salone dell'ex Confraternita, sarà la volta dell'incontro dibattito con l'Ospite d'Onore della 6a edizione del Salone del Libro di Montagna, ovvero John Aimo, pilota di mongolfiere e campione italiano in carica ed istruttore di volo, fondatore dell'Aeroclub Mongolfiere di Mondovì. 

Domenica 21 la giornata si aprirà alle ore 10, con la presentazione di un coinvolgente progetto della Uisp sviluppato da due escursionisti e compagni di viaggio: Valeria Tonella ed Ermanno Pizzoglio che hanno prodotto una selezione di itinerari significativi di una delle aree più belle ed incontaminate del mondo: le isole di Capo Verde. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15, proseguiranno le presentazioni librarie e, di fronte alla platea della sala conferenze dell'Albergo Italia si susseguiranno Gian Vittorio Avondo con "Rimedi, cibi e altre stranezze"; Beppe Prato con "Pamparato a Tavola" e Maria Grazia Orlandini, autrice di "Il segreto della Madonna nera". La serie di presentazioni librarie di giornata si completerà con un libro: "Portami Lassù" che è già un cult degli amanti della letteratura di montagna, frutto del lavoro di Cristina Giordana. La storia è quella di una mamma che ha perso un figlio sul Cervino, un figlio non comune che dedicava il suo tempo libero alla montagna e che aveva tra i suoi obiettivi la scalata del Dhualagiri, in Nepal.

Cristina Giordana porterà in dote alla 6a edizione del Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana una mostra fotografica dedicata alla memoria di suo figlio Luca Borgoni. Le foto saranno esposte per l'intera durata del salone presso la sala mostre dell'Albergo Italia.

Nel piazzale antistante e all'interno della la struttura alberghiera saranno presenti, nel corso della "due giorni" della rassegna di Frabosa Sottana, stand espositivi di case editrici e associazioni locali, tra queste quello dell'associazione culturale "I Mondaj" che gestirà anche quest'anno il  caratteristico e sempre apprezzato "scambio di libri".
La manifestazione gode del patrocinio dì Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Comune di Frabosa Sottana e del contributo della Fondazione CRC e della BCC di Pianfei e Rocca de' Baldi.

17 giugno 2019

Ospite d'onore al Salone del Libro di Montagna il pilota John Aimo "La montagna vista dall'alto, i voli delle mongolfiere sulle Alpi"

 



 

Incontro con il pilota pioniere del volo con pallone aerostatico, il monregalese Giovanni (John) Aimo, sabato 20 luglio 2019 ore 21 nei locali della Confraternita di Frabosa Sottana [Cuneo]
Organizzato dall’Associazione Culturale Valle Maudagna in collaborazione con il Comune di Frabosa Sottana nell’ambito del 6° Salone del Libro di Montagna.

 

John Aimo è pilota di mongolfiere dal 1979. È il campione italiano di volo in mongolfiera attualmente in carica. Pilota e istruttore di volo ha anche aperto a Mondovì, cittadina che è la capitale italiana del volo in mongolfiera, la scuola per piloti disabili, unica al mondo. Aimo detiene anche i record italiani di volo con pallone aerostatico per altitudine (9.400 metri)  per durata di volo, con oltre 9 ore di volo in quota e di distanza 265 km da Mondovì a Verona stabilito recentemente e ha superato le 8500 ore di volo.

John Aimo, brevetto di volo in mongolfiera n.3 conseguito nel 1981, è campione sportivo e istruttore di volo. Con la sua passione sportiva e la partecipazione costante alle gare internazionali, è diventato uno dei nomi più conosciuti nell’ambiente aerostatico internazionale. Ecco il suo curriculum: ha partecipato dal 1989 a tutti i campionati italiani, totalizzando 7 titoli nazionali, 12 secondi posti e 4 terzi posti. Ha partecipato a 11 campionati del mondo di volo in mongolfiera, disputati in Francia, Austria, Lussemburgo, Stati Uniti, Giappone, Canada, Australia. Ha partecipato a 13 campionati europei di volo in mongolfiera, disputati in Lussemburgo, Inghilterra, Austria, Polonia, Spagna, Francia, Ungheria. Ha partecipato a 4 campionati del mondo di pallone a gas, disputati in Germania, Stati Uniti, Austria e ai World Air Games in Spagna e a due Gordon Bennett nel 2013 e 2014. Ha vinto per quattro volte la competizione internazionale di volo in montagna a Chateau d’Oex, in Svizzera, dove ha pure vinto la coppa David Niven per la lunga distanza e la coppa Michel Arnould per la lunga distanza con palloni piccoli. Ha fondato l’Aeroclub “Mongolfiere di Mondovì” di cui è stato il primo presidente.


15 giugno 2019

Ospite d'eccellenza al Salone del Libro di Montagna 2019 Cristina Giordana con il libro "Portami lassù"


"Portami lassù" - Una storia vera di luce, amore e montagne - Mondadori Editore - Domenica 21 luglio ore 18 alla Sala Convegni albergo Italia Frabosa Sottana


La storia di una mamma che ha perso un figlio. Una storia che abbiamo sentito sicuramente al telegiornale, quel 8 luglio 2017 quando, purtroppo, Luca ha perso la vita sul Cervino. Di questa storia quello che colpisce di più è come l’autrice, sua madre, ha affrontato il dolore, decidendo addirittura di discutere la tesi di laurea che suo figlio aveva presentato qualche giorno prima di morire e di scrivere un libro in prima persona come se le parole fossero quelle di Luca.“Portami lassù” racconta non solo la storia della breve vita di questo ragazzo, ma grazie al rapporto speciale di questa donna con suo figlio, attraverso la scrittura, continua a farlo parlare, facendogli raccontare il suo talento per lo sport e la sua grande passione per la montagna. Luca dedicava tutto il suo tempo libero alla montagna e il suo obiettivo successivo sarebbe stata la scalata del Dhualagiri, con oltre 8000 metri d’altezza, ed era riuscito a vincere un concorso fotografico che metteva in palio quell’impresa guidata da un esperto scalatore professionista. Purtroppo non ha fatto in tempo a realizzare questo sogno, ma sua madre ha continuato a sognare per lui. Questa storia emoziona molto, quello che più fa riflettere è proprio il rapporto di questa madre con suo figlio, la forza e l’amore per accogliere pienamente la sua natura, nonostante conoscesse i pericoli cui andava incontro. Sapere che lui stava facendo qualcosa che lo rendeva felice ha dato a questa madre la possibilità di sentire forse meno il peso di questo dolore

“Vivere è la cosa più rara del mondo. La maggioranza delle persone esiste e questo è tutto. Per questo vado in montagna: più per paura di non vivere che per paura di morire. La montagna è il mio habitat, il luogo in cui mi sento libero e felice!” Non è un libro strappalacrime ma solo il racconto di una vita amata e vissuta pienamente fino all’ultimo istante.

 

Cristina Giordana (Cuneo, 1965) è la mamma di Luca Borgoni deceduto sul Monte Cervino nel luglio 2017. Diplomata in pianoforte, laureata in Scienze Naturali, ha discusso, suo malgrado, la tesi del figlio Luca alla Facoltà di Scienze Biologiche il 21 luglio 2017. Insegna Matematica e Scienze e vive a Cuneo con il marito Vittorio e la figlia Giulia.

10 giugno 2019

L'UISP presenta il libro di Valeria Tonello e Ermanno Pizzoglio "Capo Verde"


CAPO VERDE - Le più belle escursioni alla scoperta di Santo Antão e São Vicente Fusta Editore


Una selezione degli itinerari più significativi per scoprire Santo Antão e São Vicente, due isole dell’arcipelago di Capo Verde, un pezzo d’Africa in mezzo al mare, che molto hanno da offrire all’escursionista. Camminare sulle mulattiere che per secoli sono state l’unica via di comunicazione tra villaggi separati da montagne impervie significa capire un territorio aspro e generoso e la gente che ci abita e che con fatica ci vive e sopravvive. La lentezza del camminare per entrare nello spirito di questi luoghi magnifici, dove la vita è ancora dura, chi emigra ritorna, perché non può resistere alla morabeza, quel misto di sodade, nostalgia per la patria lontana e speranza di un ritorno.

“Se tu mi scrivi, ti scriverò, se tu mi ricordi, ti ricorderò” canta Cesaria Evora, la regina della morna. Quella sodade che è rimasta nel cuore a quelli che hanno camminato con noi questi sentieri.

Valeria Tonella - Ermanno Pizzoglio


compagni di viaggio e nella vita privata, da sempre condividono la passione per il viaggio. Ormai molti anni fa, dopo aver camminato i sentieri del mondo, dalle Ande all’Himalaya, dalle Montagne Rocciose all’Alto Atlante, trasformano questa passione in professione, per condividere la loro esperienza e trasmettere l’amore per la montagna e per la scoperta del mondo attraverso il ritmo lento del camminare. Nasce così Anthora Tour Operator, che è la loro somma o meglio la moltiplicazione dei loro progetti e obiettivi. Credono che la lentezza sia l’occhiale giusto per capire il mondo, a piedi, con rispetto e attenzione, alla ricerca dell’autenticità di un luogo, consapevoli dell’impronta che ogni passo lascia dietro di sé.

Dall'incontro con Fusta Editore prende il via la nuova serie di guide "Anthoriane", per scoprire a piedi angoli più o meno nascosti del nostro pianeta, che rispecchiano la filosofia degli autori, il loro modo di concepire e vivere ogni viaggio.

È per questa ragione che abbiamo deciso di inaugurare le Guide Anthoriane da questo pezzo d’Africa in mezzo al mare, abitato da meno di mezzo milione di abitanti, suddivisi in nove piccole isole circondate dall’Oceano Atlantico. Per offrire un primo contatto con questa terra stupenda anche al camminatore italiano, che non trova altra letteratura specialistica nella sua lingua.

Lo abbiamo fatto con quella passione che caratterizza il nostro modo di viaggiare e di condurre gruppi, in punta di piedi, sempre attenti all’altro e aperti agli incontri che arricchiscono un’esperienza di scoperta di mondi vicini o lontani, diversi dal nostro ambiente e dalla nostra zona di comfort.

9 giugno 2019

Beppe Prato "Pamparato a tavola"






“Pamparato a tavola” Araba Fenice Libri”

 

Si potrebbe dire che in cucina si svolgono sempre le storiche attività che stanno alla base dell'umanità. La storia ricorda che la cottura del cibo risale ai tempi più remoti e rimane tutt’ora una necessità indispensabile per la sopravvivenza.

Immaginiamo se dovessimo stare un lungo periodo senza il nutrimento del cibo cotto, di cui il nostro organismo è più che mai abituato, chissà in quale situazione ci troveremmo.
Veniamo comunque al lato pratico della cucina attuale e tratteniamo il passato per attingere spunti e riflessioni.

In linea di massima le cucine sono contraddistinte in due serie: una è la classica cucina di famiglia, cioè il vano rivolto alla preparazione delle vivande con disposizione di un'adeguata attrezzatura relativa alle esigenze culinarie. E questa è la vera cucina domestica e amichevole. Mentre quella del ristorante è un pò meno fraterna e piuttosto rigorosa ed esigente. Volentieri fa arrabbiare e non concede mai tregua se anche ti vede stanco morto.
Meno male che qualche volta è un po' più comprensiva e allora il caso vuole che infonde una briciola di attrattiva e soddisfazione. E' inutile dire: quando si sbaglia la torta si guasta la festa, quando invece riesce discretamente si tira un respiro di sollievo.
Diventare tutti cuochi del cordon bleu è impossibile e sarebbe persino un abbaglio, ma fortunatamente è saputo e risaputo che anche senza quella qualifica si può diventare non solamente cuoco di campagna, ma pure di paese; a perfezionare l'arte è sempre stata la volontà e la passione.



Quarta di copertina

"Vedere nuovamente il sole nascere dietro gli stessi monti, assaporare il quieto vivere, compiacersi dell'amicizia di tutti, costituiscono i veri valori umani, dai quali la vita riacquista senso e scopo. Vivere in questa periferia del mondo, dove l'affascinante natura fa da cornice al millenario paese che ha mantenuto intatte caratteristiche e tradizioni secolari è un sogno veramente realizzato. Ed io che su questa terra ci sono nato e cresciuto, non posso assolutamente nascondere gli stretti legami che ad essa mi legano. E oggi da vecchio ragazzo, con una cinquantina di anni dedicati alla cucina, provo ancora compiacimento nello spiattellare una fattibile cibaria, purchè sia di spontanea inventiva. Le castagne, il grano saraceno, i funghi, i bovini, i formaggi d'alpeggio, gli animali da cortile, la cacciagione, il miele, le trote dei nostri torrenti, le verdure, la frutta, i prodotti agresti e selvatici dei nostri dintorni, istituiscono parte della nostra autonomia. Dalla quale con vanto e apprezzamento attingiamo ogni giorno gran parte del fabbisogno. Inoltre, gli artigianali biscotti di Pamparato, passati ormai alla storia per aver compiuto pressappoco il giro del mondo, incorniciano gloriosamente il paese del pane, simboleggiato dal cane con la pagnotta in bocca: Habent panem paratum”. Dall’introduzione – il ritorno alle zolle.


Beppe Prato vive a Pamparato dove è nato. E' stato cuoco per cinquant'anni all'Albergo Alpi, sempre nel suo paese.

Gian Vittorio Avondo "Rimedi, cibi e altre stranezze della tradizione piemontese"






“Rimedi, cibi e altre stranezze della tradizione piemontese” Edizioni del Capricorno

 

Un viaggio nel tempo per riscoprire un mondo perduto: quello dei rimedi naturali della medicina popolare, dei cibi e dei metodi di preparazione antichi, dei lavori che non ci sono più. Quando non c'erano i frigoriferi, c'erano le olle per conservare i cibi; quando ancora non esistevano i fast-food, c'era il salampatata. In Piemonte non si usava l'olio di oliva, perché c'era quello di marmota. Prima dell'autodiagnosi su Internet, si andava dal guaritore. Prima, insomma, che la modernità imponesse i suoi ritmi e i suoi valori, c'era un Piemonte diverso, fatto di mestieri legati al territorio, come nel caso dei calcinai di Rorà o dei coltivatori di bigàt; di prodotti locali come le farine di castagne e il sidro; di figure a metà fra la medicina e la superstizione come i soffiatori di fuoco di Sant'Antonio. Questo Piemonte che non esiste più è tutto nelle pagine di questo libro, raccontato con l'aiuto di straordinarie immagini d'epoca provenienti da diversi archivi pubblici e privati del territorio.

 

Gian Vittorio Avondo Laureato in Storia contemporanea, insegnante, ha al suo attivo numerose pubblicazioni di carattere storico, etnografico e turistico-escursionistico, tra cui: Le valli Lemina e Chisone (con Franco Bellion, 1986), L’alta valle di Susa (con Beppe Torassa, 1989), Civiltà alpina e presenza protestante nelle valli pinerolesi (1991), Sui sentieri dei partigiani (1995), Escursionismo tra arte e storia dalla val Sangone all’Ubaye (1994), Il Bourcet: storia di un abbandono (1999), Pinerolo tra fascismo e Resistenza (2004), Pragelato, il Beth e le sue miniere ad un secolo dalla grande valanga (2008), I laghi del Piemonte: alla scoperta di oltre 300 laghi. Escursioni tra storia e natura (con Claudio Rolando, 2010). Ha collaborato alla stesura di Cucina e tradizioni del Piemonte (2005) e al coordinamento dell’opera Cultura contadina in Piemonte (2009).

6 giugno 2019

Sarah Cogni al Salone del libro di montagna con "La finestra sul ciliegio"








"La finestra sul ciliegio" Araba Fenice Libri Un nuovo romanzo dell'autrice de Il coraggio di Angela. La storia di amori impossibili, gravidanze indesiderate, di una casa forse abitata da un fantasma. Bianca è una giovane segnata da un grande lutto che soltanto attraverso la conoscenza della verità potrà superare. 

Un libro affascinante, una matura prova d’autore.


Quarta di copertina

Forse non è stato il caso a far sì che quella giovane donna sia capitata sul suo cammino. Forse è la sua occasione! In fondo, con ogni probabilità, sta salvando quel piccolino da sofferenze certe con quell'arpia che, lo sente, sarebbe capace di tutto.
Conosce certe donne che, divorate dalla cattiveria, si trasformano in vere e proprie streghe. E dopo tutto quella giovane madre un bambino lo crescerà comunque, una bambina per la verità. Forse quella è semplicemente giustizia. Nessuno, a parte la donna che ha assistito con lei alla seconda nascita, potrà mai sapere del gemello. Nessuno lo cercherà. Guarda verso la grande casa illuminata al secondo piano. Volge le spalle e prosegue per la sua strada avvolta dal buio. 

 

Sarah Cogni è nata a Genova e vive a Frabosa Soprana con suo marito, i loro bambini e due cani. Lavora da vent'anni come insegnante di Scuola dell'infanzia ed ama trascorrere il tempo libero con la sua famiglia. Nel 2013 ha pubblicato Il coraggio di Angela, nel 2014 Il sentiero di Emma, seguito dal romanzo precedente.

A natale del 2014, sempre per Araba Fenice, è uscito Magie di un Natale passato, libro di racconti, illustrato da Agnese Minuto.

Nel 2016 ha visto la luce il romanzo La signora dei gabbiani.

 

2 giugno 2019

Giorgio Ferraris presenta "La bella èpoque di Ormea"




Questo libro è nato dall'idea di raccontare, ma soprattutto di documentare, alcuni avvenimenti e situazioni di un periodo che ha rappresentato per Ormea e per tutta l'Alta Val Tanaro, il cambiamento più importante e significativo della nostra storia. Si parla di belle époque non certo per riferirsi alla vita mondana o alle feste, che pur caratterizzarono l'epoca, ma per indicare un periodo storico che, per la nostra Valle a differenza di gran parte della altre valli alpine, ha comportanto radicali cambiamenti economici, sociali e culturali, grazie alla realizzazione della ferrovia, che ha favorito gli insediamenti industriali e lo sviluppo del turismo.  

 
Giorgio Ferraris, maestro elementare in pensione, oggi Sindaco di Ormea, dove è nato il 3 aprile  1952.

Ha scritto (e pubblicato con Araba Fenice) Alpini dal Tanaro al Don (2009), sulle vicende dei Battaglioni Ceva e Mondovì al fronte russo e In prima linea a Nowo Postojalowka (2013). con Franca Acquarone ha curato il volume I racconti del treno (2015), il libro nel quale è presente il suo racconto Stazione di Trappa - 30 aprile 1943.

Con Giorgio Gonella e Giorgio Raviolo è autore di Ricordati che sei del Ceva - Storia di un battaglione alpino (2014).