29 luglio 2022

Rassegna Stampa 8° Salone del Libro di Montagna

 


Hanno parlato del Salone del Libro di Montagna le seguenti testate:

Testate cartacee: Cuneodice, Idea, La Guida, La Piazza Grande, L’Unione Monregalese, Provincia Granda

Testate on-line: Area Media Press, ATL, Cuneo 24, Cuneo Cronaca, Cuneo Dice, Dove Montagna, Eventi e Sagre, Idea Web, Il Pubblicista, La Voce di Alba, L’Unione Monregalese, MediterraNews, Prima La Riviera, Quotidiano Piemontese, Seven Press, Travel Eat, Targatocn, Trucioli.

25 luglio 2022

Calato il sipario sull'ottava edizione del Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana

 


IL “PATRON” GIANNI DULBECCO: «E’ STATA UN’EDIZIONE PARTICOLARMENTE PARTECIPATA. I NUMEROSI ATTESTATI DI STIMA RICEVUTI IN QUESTI GIORNI CI SPRONANO A PREDISPORRE  AL MEGLIO L’EDIZIONE DEL PROSSIMO ANNO».


Frabosa Sottana (CN) 25 Luglio 2022
 – E’ un segnale di continuità quello che lascia l’edizione 2022 del Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana conclusosi ieri con le ultime presentazioni librarie in programma e tra gli applausi dei presenti, mai in numero massiccio, ma sicuramente richiamati dal fascino, oltre che dall’importanza, che ha da sempre la cultura nel contesto della nostra società.  

 

«Pur se lieve, abbiamo registrato una costante crescita nel numero di presenze –commenta soddisfatto Gianni Dulbecco, presidente dell’Associazione Culturale Valle Maudagna, promotrice dell’evento– grande risonanza hanno avuto i due convegni sviluppatisi nel contesto del Salone, in modo particolare quello organizzato in collaborazione con l’Unione Monregalese e che ha avuto quale tema il Santuario di Vico. Gli interventi del direttore del settimanale Corrado Avagnina, quelli del giornalista Paolo Roggero e della restauratrice e ricercatrice storica Stefania Trombetta hanno catalizzato l’attenzione dei numerosi presenti. Una buona riuscita ha avuto anche l’incontro con Simone Zavattaro presidente dell’associazione Noau Officina Culturale che gestisce il Museo della Stampa di Mondovì. Piace in questa occasione ringraziare tutti coloro hanno consentito di poterci presentare all’attenzione del pubblico per l’ottava stagione. Il calore e gli attestati di stima ricevuti in questi giorni, rappresentano uno stimolo in più per preparare al meglio l’edizione del Salone del 2023».




 

Fulcro dell’evento sono stati ancora una volta le presentazioni librarie. Otto i libri presentati nell’ambito della “due giorni” di Frabosa Sottana.

Ad aprire la serie è stata Claudia Vignolo col “noir” dal titolo: “Il cadavere nel Tanaro”. Le presentazioni sono proseguite con con “Elva il mio sguardo” ultima opera di Ezio Marinoni e poi ancora con Nicola Duberti col suo “L’innocenza del lupo”. Risposta positiva del pubblico anche per le prsentazioni di “Dove osano le rondini” di Silvio Marengo e de “I nautici ed altri racconti fantastici” di Emanuele Rizzi. Dulcis in fundo le presentazioni (trasformatesi in mini conferenze) di Ernesto Billò che ha illustrato il suo “Un’idea per Mondovì” sguardi e ricordi prima che tutto cambi...forse in meglio e dell’affermato scrittore, giornalista e sceneggiatore Bruno Vallepiano che ha proposto la sua ultima fatica: “Una donna con la pistola”.

 

Del tutto particolare si è rivelata la presentazione di Giovanni Massari, uno dei precursori dell’arrampicata, che nella serata di sabato 23 ha presentato il libro “Sport e Climbing a Frabosa Soprana e Sottana arricchendo la partecipata serata con una serie di proiezioni affascinanti e spettacolari.







Presso l’atrio dell’Albergo Italia che ha ospitato il Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana erano presenti stand espositivi a cura delle Librerie.coop di Mondovicino.

L’8a edizione del Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana si è avvalsa,, assieme all’importante e significativo patrocinio del Ministero della Cultura, anche dei patrocini della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e del Comune di Frabosa Sottana.


Importante, per la sua riuscita, il contributo fornito della Banca di Credito Cooperativo di Pianfei e Rocca de Baldi e di alcune aziende di Piemonte e Liguria.


Immagini e altre notizie sugli eventi dell’8a edizione del Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana sono reperibili sul profilo Facebook del Salone, su  www.frabosasottana.com e su www.salonelibromontagna.blogspot.it.


23 luglio 2022

Frabosa Sottana - Col tradizionale "taglio del nastro" è salito stamane il sipario sull'8a edizione del Salone del Libro di Montagna

 



Apprezzato e seguitissimo, in mattinata, il convegno dal tema: “Il Santuario di Vico, una storia da riscrivere”.
Nel pomeriggio via alle presentazioni librarie.

Domani la seconda ed ultima giornata

 

Frabosa Sottana 23 luglio 2022 –  Col sempre caratteristico taglio del nastro, cui ha presenziato un considerevole numero di amministratori pubblici della zona ed autorità della provincia  e della regione, si è aperta stamane a Frabosa Sottana  l’8a edizione del Salone del Libro di Montagna.

 

La rassegna organizzata dall’Associazione Culturale Valle Maudagna presieduta da Gianni Dulbecco, patrocinata dal Ministero della Cultura, dalla Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e del Comune di Frabosa Sottana, è proseguita con l’apprezzato e seguitissimo convegno dal titolo “Il Santuario di Vico, una storia da riscrivere” al quale hanno preso parte la ricercatrice storica Stefania Trombetta, il giornalista Paolo Roggero ed il direttore del settimanale l’Unione Monregalese, Corrado Avagnina.

 

La giornata proseguirà, alle ore 16 con la prima delle presentazioni librarie in programma: il giallo scritto da Claudia Vignolo dal titolo: “Il cadavere nel Tanaro”. Seguirà, alle ore 17, con la presentazione di “Elva il mio sguardo” ultima opera di Ezio Marinoni. Alle 18 sarà poi la volta di Nicola Duberti col suo “L’innocenza del lupo”.

Altro intrigante appuntamento dell’8a edizione del Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana è quello in programma alle ore 21 con la presentazione del libro “Sport Climbing a Frabosa Soprana e Sottana”, un percorso illustrato dall’autore Giovanni Massari, uno dei precursori, in Italia dell’arrampicata. La presentazione sarà arricchita da proiezioni di video ed immagini.

 

La giornata di domani, domenica 24, si aprirà, alle ore 11, col Convegno dal tema: “Conosciamo Liber”, il nuovo museo civico della stampa di Mondovì, struttura gestita dall’Associazione Noau Officina Culturale.

 

Nel pomeriggio, con inizio alle ore 15, le altre presentazioni a partire da “Dove osano le rondini” di Silvio Marengo. Si proseguirà alle 16 con “I nautici ed altri racconti fantastici” di Emanuele Rizzi cui seguirà, alle ore 17, Ernesto Billò col suo “Un’idea per Mondovì” sguardi e ricordi prima che tutto cambi...forse in meglio. Chiuderà la serie di presentazioni librarie, l’attesissimo “Una donna con la pistola” ultima fatica dell’affermato scrittore, giornalista e sceneggiatore Bruno Vallepiano.

 

Presso l’atrio dell’Albergo Italia che ospita il Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana sono presenti stand espositivi a cura delle Librerie.coop di Mondovicino

On line le foto dell'8° Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana


In giornata saranno disponibili le prime foto nella sezione FOTOGALLERY in alto a destra e sulla pagina Facebook salone libro montagna frabosa

22 luglio 2022

Domani sabato 23 luglio si alza il sipario sull'8° Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana






Domattina alle ore 10,00 cerimonia del taglio del nastro per l'ottava edizione del Salone del Libro di Montagna. A seguire il convegno promosso dall'Unione Monregalese in collaborazione con l'Associazione Culturale Valle Maudagna di Frabosa Sottana "Il Santuario di Vico, una storia da riscrivere. Segue il programma completo della due giorni.



16 luglio 2022

Il programma dell'8° Salone del libro di montagna di Frabosa Sottana

 



APPUNTAMENTO A FRABOSA SOTTANA, SABATO 23 E DOMENICA 24 LUGLIO CON L'8a EDIZIONE DEL SALONE DEL LIBRO DI MONTAGNA LA RASSEGNA, ORGANIZZATA DALL'ASSOCIAZIONE CULTURALE VALLE MAUDAGNA, PROPONE UN INTENSO E VARIEGATO PROGRAMMA DI EVENTI


Frabosa Sottana 16 Luglio 2022 – Montagna, ambiente letteratura e cultura. E’ un mix tra passioni e incanto ciò che propone l’edizione del Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana.

Organizzata dall’Associazione Culturale Valle Maudagna presieduta da Gianni Dulbecco, la rassegna proporrà tra sabato 23 e domenica 24 luglio, presso il salone convegni dell’Albergo Italia, presentazioni librarie e convegni cui prenderanno parte scrittori, giornalisti, studiosi ed esperti.

Obiettivo dei promotori dell’iniziativa è ancora una volta quello di portare sotto i riflettori il territorio, procurando impulsi per la valorizzazione delle sue risorse e fornire –contestualmente– proposte concrete per mitigare le criticità che lo opprimono.

Fil-rouge della rassegna è, come tradizione, la montagna in particolare quella piemontese che si raccorda con la Liguria e la Francia, territori uniti da un legame alpino che si concretizza, in questo caso, in forma letteraria.

Le grandi passioni, quelle che nascono e si sviluppano attraverso l’amore per l’ambiente e la natura, proveranno ad intrecciarsi, per due giorni, con una serie di proposte culturali e letterarie.

Il variegato programma dell’8a edizione del Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana propone, al termine dell’inaugurazione, in programma alle ore 10,30 di sabato 23 luglio, un interessante Convegno dal titolo “Il Santuario di Vico, una storia da riscrivere” al quale prenderanno parte la ricercatrice storica Stefania Trombetta, il giornalista Paolo Roggero ed il direttore del settimanale l’Unione Monregalese, Corrado Avagnina. La giornata proseguirà, alle ore 16 con la prima delle presentazioni librarie in programma: il giallo scritto da Claudia Vignolo dal titolo: “Il cadavere nel Tanaro”. Si proseguirà alle ore 17, con “Elva il mio sguardo” ultima opera di Ezio Marinoni. Alle 18 sarà poi la volta di Nicola Duberti col suo “L’innocenza del lupo”.

Altro intrigante appuntamento dell’8a edizione del Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana è quello in programma alle ore 21 con la presentazione del libro “Sport Climbing a Frabosa Soprana e Sottana”, un percorso illustrato dall’autore Giovanni Massari, uno dei precursori, in Italia dell’arrampicata. La presentazione sarà arricchita da proiezioni di video ed immagini.

La giornata di domenica 24 si aprirà, alle ore 11, col Convegno dal tema: “Conosciamo Liber”, il nuovo museo civico della stampa di Mondovì, struttura gestita dall’Associazione Noau Officina Culturale.

Nel pomeriggio, con inizio alle ore 15, le altre presentazioni a partire da “Dove osano le rondini” di Silvio Marengo. Si proseguirà alle 16 con “I nautici ed altri racconti fantastici” di Emanuele Rizzi cui seguirà, alle ore 17, Ernesto Billò col suo “Un’idea per Mondovì” sguardi e ricordi prima che tutto cambi...forse in meglio. Chiuderà la serie di presentazioni librarie, l’attesissimo “Una donna con la pistola” ultima fatica dell’affermato scrittore, giornalista e sceneggiatore Bruno Vallepiano.

Presso l’atrio dell’Albergo Italia che ospita il Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana saranno presenti stand espositivi a cura delle Librerie.coop di Mondovicino.

L’8a edizione del Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana gode, assieme all'importante e significativo patrocinio del Ministero della Cultura, anche dei patrocini della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e del Comune di Frabosa Sottana.

Si avvale dell'importante contributo della Banca di Credito Cooperativo di Pianfei e Rocca de' Baldi e di alcune aziende di Piemonte e Liguria.

Il programma completo degli eventi è su www.salonelibromontagna.blogspot.it

Sarà possibile seguire l’evolversi dell’8a edizione del Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana anche attraverso il profilo Facebook “Salone-Libro-Montagna-Frabosa”.

L’evento è a ingresso libero. E’ raccomandato l’uso della mascherina

15 luglio 2022

Le Librerie COOP di Mondovicino presenti all'8° Salone del libro di montagna di Frabosa Sottana



Le librerie COOP di Mondovicino saranno presenti con un proprio stand al Salone del libro di montagna nella hall dell'Albergo Italia proponendo tutti i libri che verranno presentati e molti altri aventi come tema la montagna dalle ore 10 alle 19 di sabato 23 e domenica 24 luglio

14 luglio 2022

Ci ha lasciati Lido Riba, grande amico della montagna e del Salone del libro di montagna di Frabosa Sottana

 

Lido Riba lo scorso luglio al Salone del libro di montagna


Il Presidente onorario di Uncem Piemonte Lido Riba ci ha lasciati questa mattina. Lido, 78 anni, lascia la moglie Luciana e i due figli, Valeria ed Emiliano. Fin dalla prima edizione del Salone del libro di montagna di Frabosa Sottana, Riba ha sempre partecipato attivamente ad interessanti convegni incentrati sul tema della montagna con tutte le problematiche connesse.

Lo ricordammo con affetto lo scorso anno, quando già in precarie condizioni di salute volle partecipare al Salone del libro per presentare il suo ultimo libro "Un lungo viaggio". Il libro si riferisce ad Un lungo viaggio nell'impegno sociale e politico, dal 1950 al 2020, visto attraverso vicende conosciute e in molti casi personalmente vissute dall'autore riguardanti la vita della borgata (una frazione di Caraglio, fondovalle della Valle Grana), il mondo rurale, la trasformazione del territorio montano, lo sviluppo economico e le battaglie del movimento operaio e del PCI:

La sua carriera politica è stata intensa, piena di impegno, di militanza, di formazione e di risultati. Formatosi nel PCI - "i miei primi percorsi tra le strade di Caraglio a distribuire volantini del partito, a quattro anni", ricordava con emozione -, ha poi creduto nei progetti politici regionali e nazionali del PDS, dei DS, del PD. Nato e cresciuto a Caraglio, prima Consigliere provinciale a Cuneo, è stato Consigliere regionale del Piemonte dal 1990 al 2005, ricoprendo le cariche di Capogruppo, Assessore regionale all'Agricoltura e alla Montagna, Vicepresidente del Consiglio. Dal 2005 al 2020 è stato Presidente Uncem Piemonte e per dieci anni Presidente dell'IPLA, Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente, e poi del Formont. Fortissimo l'impegno nelle Amministrazioni comunali, a Caraglio, a Pradleves, negli ultimi due decenni a Ostana, dove ha condiviso il sogno della rinascita.

L'Uncem è la sua Casa. Con Enrico Borghi, Roberto Colombero, Marco Bussone, tutto lo Staff a livello nazionale e regionale, ha operato senza mai fermarsi per la forza, l'identità, lo sviluppo dei territori montani, dei piccoli Comuni, dei paesi. Nel suo libro autobiografico "Un lungo Viaggio" racconta "i paesi, le valli, il partito, la gente". Quattro pilastri del suo operare. Generando comunità. Ci lascia questo: la capacità di unire, di creare coesione e di essere sempre a servizio dei territori, dei Sindaci, della montagna nuova. Nel continuo dialogo. Il suo esempio vive in chi lo ha conosciuto e ora ha il suo testimone.

 Il Presidente e tutto il consiglio direttivo dell'Associazione Culturale Valle Maudagna di Frabosa Sottana si uniscono al dolore dei familiari.

Bruno Vallepiano presenta "La donna con la pistola" Golem Edizioni domenica 24 luglio ore 18.00

 




Bruno Vallepiano La donna con la pistola – Golem Edizioni

Mauro Bignami sta attraversando a piedi la piazza deserta di Gariola, il piccolo villaggio di montagna dove risiede e la sua attenzione viene richiamata da un’anziana signora, seduta alla fermata della corriera, che lo apostrofa in modo bizzarro e gli chiede un’informazione. La piazza è vuota, Bignami si avvicina e la donna, con lo sguardo allucinato, gli mostra un grosso revolver confidandogli di aver ucciso “Tarcisio”.

Mauro Bignami, scosso da questo strampalato incontro, si allontana intimorito. Ma la sua curiosità è grande e commenta l’accaduto con l’amico Paolo. Quindi, nel tentativo di comprendere chi sia costei e che cosa sia realmente accaduto, tornano insieme sul luogo del bizzarro incontro, ma la fermata del bus è vuota e di lei non vi è più traccia, quasi fosse stata una visione.

Poco tempo dopo, però, la donna viene trovata morta, proprio alla fermata della corriera, apparentemente suicida. Alcuni particolari, tuttavia, convincono Bignami che si tratti di omicidio e questo scatena il suo spirito indagatore. Si imbatte così in una vecchia vicenda di malagiustizia, che fa riemergere dal passato sordidi e squallidi personaggi senza alcuna morale.

Mi stavo allontanando visto che, nonostante la gentilezza non era scattata la molla della simpatia, quando la donna mi rivolse un’altra domanda. “Ma secondo te, come ci sono arrivata qui?”

Avrei voluto risponderle che non mi interessava, ma aveva frugato nella borsetta, ne aveva estratto un revolver color acciaio e me lo aveva mostrato. Non sembrava avere intenzioni bellicose, ma aveva pur sempre in mano un cannone molto pericoloso. Dopo averlo agitato per qualche istante, l’aveva riposto nella borsa. “In qualche modo sarò arrivata, visto che sono qui.” Il ragionamento non faceva una grinza. “Sono venuta per ammazzare Tarcisio, ma adesso che l’ho fatto devo tornare a Cuneo.”

Bruno Vallepiano Nato a Roburent nel 1956, in questo paese della montagna cuneese risiede tutt’oggi, occupandosi si attività turistiche e di letteratura e dove ha ricoperto dal 2004 al 2016 la carica di sindaco. E’ stato presidente del CFP Cebano Monregalese , è stato presidente di “Cuneo Neve” ed è stato nominato Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Mattarella. Ha iniziato negli anni Ottanta la sua attività di scrittore e ha poi pubblicato, con vari editori, guide e saggi sulla montagna. Ha pubblicato racconti e narrativa legata alla “mitologia della Montagna” e poi, nel 2008 ha esordito come scrittore d libri gialli-noir per la Fratelli Frilli Editori. Con “La donna con la pistola” siamo giunti alla sesta indagine di Mauro Bignami.

13 luglio 2022

Ernesto Billò presenta al Salone del libro di montagna "Un'idea di Mondovì - Cem Edizioni - domenica 24 luglio ore 17.00

 



ERNESTO BILLO’ “UN’IDEA DI MONDOVI’”  CEM EDIZIONI

Sarà capitato a tanti di cercare notizie su un luogo, un personaggio, un fatto della nostra Mondovì. E la risposta più gettonata, scommettiamo, è sempre stata: «Chiedi a Billò o guarda sui suoi libri». Già, perché il nome del prof. Ernesto Billò è legato a doppio filo, quasi visceralmente, al Monte Regale. Ed ora, ad una mole già corposa di pubblicazioni, si aggiunge un nuovo strumento, un regalo che il prof. Billò ha voluto fare alla città, tirando i fili della memoria. “Un’idea di Mondovì”, edito dalla nostra CEM, è da vivere come una passeggiata, nata nei lunghi giorni della pandemia, «alla scoperta di una città che sentiamo nostra, ma che forse ha cose da riscoprire e sorprese da rivelare, o comunque da salvaguardare, prima che forse tutto cambi o si dimentichi – si augura l’autore –. Per me, monregalese di lunga data, è un ripasso, come per un esame di Maturità». Pagine «decisamente originali, in una raccolta che può rappresentare un “unicum” – annota il direttore de “L’Unione Monregalese”, Corrado Avagnina –. In esse si riflette lo sguardo attento, appassionato, curioso, lungimirante, e pure nostalgico... di Ernesto Billò, presenza di riferimento a Mondovì per sapere cose di ieri e dell’altro ieri, senza rinunciare a spingersi su cose da fare e da progettare». È tanto, è troppo? Non certo tutto… Ma sicuramene è una dichiarazione d’amore per Mondovì (espressa pure in poesia), da parte di un instancabile ottantacinquenne con ancora tanta voglia di scoprire e di raccontare.

ERNESTO BILLO’

Il professor Ernesto Billò, è sempre stato molto di più di un semplice insegnante di lettere, mestiere che ha fatto «con passione, nel tentativo di trasmettere non solo conoscenze libresche, ma qualcosa in più», per molti anni. Attivissimo nella vita sociale, culturale, amministrativa della città, Billò è stato fondatore dell’Università degli adulti, giornalista, assessore, attore teatrale, disegnatore, vignettista, acquerellista. Soprattutto è stato ed è ancora attento osservatore (ed anche protagonista) della vita di Mondovì. Che ha narrato in scritti, pubblicazioni, libri. L’ultimo dei quali, “Un’idea di Mondovì”, è fresco di stampa. Il professor Billò se lo è (e ce l’ha) “regalato” per i suoi 85 anni, compiuti da poco. Con vivacità, brillantezza e freschezza ci ha raccontato la sua storia.

12 luglio 2022

Emanuele Rizzi al Salone del libro di montagna presenta "I nautici ed altri racconti fantastici" Vj Edizioni - Domenica 24 luglio ore 16.00

 


EMANUELE RIZZI “I NAUTICI ED ALTRI RACCONTI FANTASTICI”  VJ EDIZIONI

In questa raccolta di dieci racconti, dedicata ai giovani ma non solo, i protagonisti si ritroveranno a compiere viaggi bizzarri, avventure strampalate e sogni ad occhi aperti. A detta loro – dei protagonisti – non esiste un mondo senza fantasia. Ecco perché in questo libro non mancano i messaggi profondi, le risate, colpi di scena e soprattutto tanta, tantissima voglia di sognare. Tantissima voglia di essere liberi.

 

EMANUELE RIZZI

Emanuele Rizzi è nato a Genova, il 22 marzo 1999, e ora risiede a Frabosa Sottana in provincia di Cuneo. Scrive attivamente da meno di due anni e, nonostante la giovane età e l’inesperienza, ha ottenuto in breve tempo un discreto numero di riconoscimenti e premi in vari concorsi letterari, tra cui podi, menzioni, segnalazioni, pubblicazioni e premi speciali. Ha iniziato a scrivere per passione e perché vuole cancellare i pregiudizi sugli autori “troppo” giovani. Questo è il suo primo libro

11 luglio 2022

Silvio Marengo presenta al Salone del libro di montagna "Dove osano le rondini" Araba Fenice domenica 24 luglio ore 15.00

  


Silvio Marengo “Dove osano le rondini” Araba Fenice

Le rondini, anche se vivono molto vicino all’uomo e approfittano delle sue attività, rientrano nel grande gruppo degli animali “opportunisti” ma non sono animali domestici nel senso stretto del termine perché non si lasciano toccare tantomeno accarezzare o trattenere. Stanno vicino all’uomo, ma mantengono sempre una distanza di sicurezza di un paio di metri. Per questo le rondini si possono definire animali “sinantropi” al pari dei colombi torraioli o “di città”, dei passeri o delle tortore, dei gabbiani o dei topi che vivono nelle cantine. Condividono gli stessi tetti e spazi dell’uomo ma mantengono sempre la distanza di sicurezza. Essi non sono animali “selvatici” in senso stretto perché i selvativi vivono in luoghi non frequentati dall’uomo.

Prefazione  del Dr. Emilio Bosio.

“…uno spaccato della vita agreste che ha come protagonista il Medico Veterinario e una cerchia di allevatori che trascorrono parte della vita in montagna con le loro mandrie condividendo sacrifici e disagi ma anche una totale immersione nella Natura e nella solidarietà tra gente che vive le stesse fatiche quotidiane, e la restante parte nella campagna della pianura Cuneese…Durante la lettura del libro si viene coinvolti in una realtà che può apparire sconosciuta alla maggioranza dei lettori, ma che fa parte delle radici contadine più autentiche e profonde del territorio in cui viviamo.”

Postfazione della Prof.ssa Ornella Donna

Silvio Marengo, da più di trent’anni ormai, svolge, con competenza e professionalità l’attività di veterinario. Di norma si occupa di grandi animali, come le mucche, ma spesso anche di animali più piccoli e da compagnia, come i gatti e i cani. E’ ovvio come nell’arco della sua vita sia andato accumulando una lunga serie di esperienze, più o meno liete. Ecco, in questa sua ultima fatica letteraria le racconta al suo affezionato pubblico di lettori, in una prima parte composta da undici racconti, nati praticamente sul “campo” in vita diretta, e in una seconda parte più poetica e di fantasia. Silvio Marengo, in questa antologia, però prende per mano il lettore e lo conduce a strettissimo contatto con il mondo animale, in particolare quello degli uccelli, che spesso convive con quello ben più ampio dei grandi animali e degli animali da affezione.

Sono storie che colpiscono, narrate in prima persona e sono una via di mezzo tra la rubrica dell’esperto veterinario e il racconto appassionato alla James Herriot. Il mondo dei volatili è reso con delicatezza e sensibilità, con toni semplici ma fondamentali: dalle cocorite alle galline, alle anatre e alle oche, agli struzzi, per non dimenticare i colombi, le rondini, i fringuelli alpini, per giungere agli avvoltoi e alle aquile in alta montagna. L’obiettivo è determinante: appassionare i lettori al mondo animale e, soprattutto, fornire loro spunti per far comprendere i bisogni di salute, le condizioni di vita e le soluzioni ottimali. Soluzioni che cercano sempre di salvaguardare l’animale stesso e il suo benessere.

Ne consegue uno spaccato di vita reale, dove i lati di questa professione vengono messi in evidenza nella sua totalità, dai chiaroscuri alla brillantezza di un mestiere a stretto contatto con la natura. Attraverso la competenza e la condivisione di una serie di esperienze, alcune sconosciute e curiose ai più, si sostiene una professione impegnativa, che nel corso degli anni ha subito mutazioni e cambiamenti non sempre ottimali. Ma l’informazione insita in questi brevi racconti pone al centro un’attività istituzionale non facile, ma è attraverso la lettura di questi che nasce il coinvolgimento e l’orgoglio per una delle professioni più incisive del panorama professionale italiano. Così l’autore diventa l’interlocutore per un dialogo più ampio sul mondo animale, e dei volatili in particolare, che mira a coinvolgere il lettore e non solo. Un percorso di lettura e di vita che stupisce ed affascina profondamente e in toto.

SILVIO MARENGO

È nato a Fossano (CN) nel 1964. Dopo aver conseguito la laurea in Medicina Veterinaria presso la Facoltà di Torino nel 1990, dal 1991 svolge la professione di medico veterinario per bovini da riproduzione, piccoli animali ed altre specie domestiche. Nel tempo libero ama leggere e qualche volta scrive. Ha pubblicato con Araba Fenice “Il bue Biund” e “Altri animali di Langa (2012), “Il gatto Arneis” (2014) e “Amore al canile” (2017)

7 luglio 2022

Al Salone del libro di montagna di Frabosa Sottana andiamo alla scoperta del nuovo Museo Civico della Stampa di Mondovì a cura dell'Associazione NOAU Officina Culturale che gestisce la struttura museale domenica 24 luglio ore 11.00

 


ll MUSEO CIVICO DELLA STAMPA occupa il piano terra dell’Ex Collegio delle Orfane, in Piazza d’Armi 2 a Mondovì Piazza edificio del XVII secolo, sede dei padri Carmelitani Scalzi e Collegio delle Orfane dal 1802 fino al 1927. La storia della stampa, dall’invenzione dei caratteri mobili alla digitalizzazione, passando per la stampa tipografica e quella artistica, diventa protagonista dell’allestimento museale multimediale articolato in sei sale al piano terra, due laboratori didattici e la ricostruzione di una tipografia a conduzione familiare al primo piano. Il Museo della Stampa è identificato dalla presenza di un rombo pieno che allude alla concretezza del metallo delle macchine da stampa. Andiamo incontro al “piombo” e osserviamo da vicino le macchine che, attraverso la diffusione della carta stampata, hanno reso possibile la rivoluzione della comunicazione. Il Museo è gestito dall'Associazione  NOAU. Officina Culturale.

Il Museo Civico della Stampa è la più completa raccolta pubblica di macchine ed attrezzature per la stampa esistente oggi in Italia; attraverso le sue collezioni esso intende valorizzare la storia di questa affascinante attività "che da più di cinquecento anni tramanda e conserva ogni campo della conoscenza umana".

La parte più consistente delle macchine esposte proviene dalla collezione dell'ing. Ernesto Saroglia ( 1908-1989), messe a disposizione dall'Associazione Museo Universale della Stampa di Rivoli, cui si sono aggiunte quelle della Editrice Tipografia Moderna del Comm. Arnaldo Belloni di Nizza Monferrato (AT), donate dall'erede Sig.ra Marisa, ed alcune altre messe a disposizione dall'Associazione Amici di Piazza e dalla Provincia di Cuneo.

Il Museo Civico della Stampa è aperto nei giorni giovedì e venerdì dalle 14 alle 18 (ultimo ingresso ore 17) sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18)















AL Salone del libro di montagna Convegno "La storia delle origini del Santuario di Vicoforte, una storia straordinaria tutta da riscoprire"

 



Convegno promosso in collaborazione con l’Unione Monregalese dall’Associazione Culturale Valle Maudagna - sabato 23 luglio alle ore 10,30 (dopo cerimonia di inaugurazione)

 

INTERVENGONO:

Stefania Trombetta                  ricercatrice storica         

Paolo Roggero                         giornalista Unione Monregalese                          

Corrado Avagnina                   direttore Unione Monregalese

Una devozione stupenda e inaudita partita da un anonimo Pilone in mezzo alle campagne del Monregalese e giunta fino alle maggiori corti europee. Nel 1595 tutti parlavano della devozione alla Madonna di Vico e in tutto il nord-ovest dell’Italia numerosi pellegrini si sono messi in cammino alla volta del fondovalle della Berbonesca. La storia delle origini del Santuario di Vicoforte è una storia straordinaria, tutta da riscoprire, visto che nella memoria collettiva si è un po’ persa. Il venerabile Cesare Trombetta fu tra i protagonisti di questa vicenda straordinaria. L’iniziativa editoriale dell’Unione Monregalese  nei mesi scorsi ha dato vita a sette inserti storici che hanno affiancato le celebrazioni per il 450° anniversario della nascita di Trombetta. Gli inserti divulgativi, curati dal giornalista Paolo Roggero, prendono spunto dalla ricerca curata da Stefania Trombetta, ultima discendente della famiglia di Cesare. Un lavoro condotto sul “libro delli conti del ricevuto et dello speso per la fabrica della Madona del pilone di  Vico”, registro più antico custodito nell’Archivio del Santuario, restaurato proprio nel 2021. I dati del libro vergato a mano da Cesare Trombetta, hanno consentito di definire, l’evolversi della devozione nei primi anni e capirne le coordinate con precisione.
















1 luglio 2022

Giovanni Massari presenta al Salone del libro di montagna "Sport climbing a Frabosa Soprana e Sottana - Blu Edizioni sabato 23 luglio alle ore 21,00

 


Negli ultimi anni si è potuto assistere a un forte sviluppo dell’arrampicata sportiva come attività ludica all’aria aperta ormai slegata dal concetto di alpinismo. Grazie all’avvento di nuovi prodotti tecnologici e protezioni sicure e omologate, l’arrampicata sportiva è stata sdoganata come un vero e proprio sport che, pur con le dovute precauzioni, risulta essere di gran lunga più sicuro del suo antenato.
Non è esente da questa nuova corrente di pensiero la zona del Frabosano, che già contava sulla consolidata Palestra dei Distretti o Beppino Avagnina di Miroglio, ricca di tradizione e di uno storico passato e già oggetto di precedente pubblicazione in questa collana. Molte strutture rocciose evidenti erano pronte a ricevere le attenzioni e l’intervento degli arrampicatori. Sono così nate pian piano nel nuovo millennio numerose realtà che rendono il territorio più che appetibile per la folta schiera di climber delle nuove generazioni.
Dalla palestra di Miroglio in poi si sono sviluppate molte altre possibilità sparse sul territorio delle due Frabose che valorizzano le varie strutture esistenti offrendo un ampio terreno di gioco. Questo piccolo volume ne vuole illustrare il vasto repertorio affinchè tutti le possano conoscere, favorendo così il loro ulteriore sviluppo, la loro fruizione e il loro mantenimento.

GIOVANNI MASSARI
Piemontese di Carrù nato nel 1962, nel 1981, a diciannove anni, ha cominciato a scalare in solitaria con incredibile intensità, aprendo un capitolo di vita durato fino al 1991: 3650 giorni totali, 2000 sulla roccia e sul ghiaccio, 1000 sulla roccia e sul ghiaccio da solo. Professore di scienze motorie ha pubblicato numerose guide sull’arrampicata.
Ho iniziato ad arrampicare a metà marzo del 1980, due settimane dopo la prematura morte di Gianni Comino sul seracco della Poire e dopo aver visto la sua serata sui gullies scozzesi al cinema Ferrini di Mondovì.
Ho sempre pensato a questa coincidenza come alla continuazione di una passione e visione totalizzante di vivere l’arrampicata con le dovute proporzioni e adeguamento ai tempi. Frequentavo da anni la montagna come escursionista ed era da tempo che volevo iniziare a praticare l’arrampicata su roccia. L’occasione venne grazie a un amico, Mariolino Canavese, che aveva già frequentato il corso roccia del CAI Mondovì e si decise ad accompagnarmi a Miroglio.
Da allora non mi sono più fermato ed ho cercato di praticare l’arrampicata in tutte le sue varie sfaccettature mescolandomi, senza un’identità precisa, a tutti i vari ambienti spesso in aperto contrasto tra loro.
Giovanni Massari ci parlerà della storia dell’alpinismo e dell’arrampicata dal 1980 ad oggi e ci illustrerà l’ultima guida pubblicata “Sport climbing a Frabosa Soprana e Sottana” Blu Edizioni