Nella Giornata dedicata al libro e a diritto d’autore, il 23 aprile, l'editoria festeggia un dato positivo: nei primi tre mesi del 2021 le vendite dei libri hanno registrato un incremento del 26,6 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, grazie anche al notevole effetto trainante dell’online, che si attesta intorno al 45 per cento. È la fotografia scattata dall’Aie, l'Associazione Italiana Editori, proprio a pochi giorni dalla venticinquesima edizione dell'anniversario. Un trend decisamente positivo, che dimostra la forte capacità dell’editoria libraria di resistere alla crisi da Covid-19 e che non ha deluso le aspettative positive già accennate nella seconda metà del 2020.
Lo scorso anno il 61 per cento degli italiani, d’età compresa tra i 15 e i 74 anni, era considerato un assiduo lettore, contro il 58 per cento dell’anno precedente, facendo ben sperare nel buon andamento dei dati di lettura nonostante la pandemia.
«Questi dati confermano la bontà delle politiche di sostegno al settore proposte da tutta la filiera del libro unita - l'Associazione Italiana Bibliotecari, Aie, Associazione Librai Italiani - e messe in atto nel 2020 da Governo e Parlamento. Ci riferiamo in particolare al sostegno della domanda tramite 18App, la Carta Famiglia e il finanziamento degli acquisti delle biblioteche nelle librerie di prossimità. Tutte misure che chiediamo siano confermate e stabilizzate», ha dichiarato il presidente dell’Aie, Ricardo Franco Levi.
In Italia, dal 3 marzo 2020, giorno dell’ingresso in stato di emergenza a causa della pandemia da Covid-19, sono state adottate una serie di misure economiche per il sostegno delle imprese. Tra queste anche editori, distributori, librerie e tutto l’apparato professionale della filiera editoriale. In particolare è stata la 18App, la Carta cultura istituita nel 2018 e riservata ai diciottenni, a confermare la propria efficacia anche nell'avvio del nuovo anno: tra il mese di gennaio e quello di febbraio i diciottenni che hanno utilizzato la dotazione finanziaria per l’acquisto di libri a stampa sono stati l'80 per cento, per un valore complessivo di 75 milioni di euro.
Meno positivi, invece, i dati relativi ai canali di vendita e alla struttura del mercato editoriale. Nel 2019, era il 79 per cento dei canali fisici, tra librerie e grande distribuzione organizzata, ad essere scelto come principale mezzo di acquisto; una percentuale ridotta al 57 per cento nel 2020 e scesa al 55 per cento a marzo 2021.
La sfida più grande dunque sembra essere vinta dalle librerie online che dal 2019 al 2021 hanno visto un incremento del 18 per cento nel mercato editoriale, facendo così crescere costantemente la quota dei piccoli e medi editori, passata dal 47,5 per cento del 2019 al 50,9 per cento del 2020, fino a raggiungere il 54,1 nei primi tre mesi del 2021.
Diversi, invece, ma pur sempre incoraggianti, i dati relativi al valore dell’editoria indipendente: nel primo trimestre del 2021 è cresciuta del 34 per cento, segnando un incremento complessivo ben superiore alla media di mercato, che è del 29,8 per cento. I valori rilevati sono stati riportati dalla ricerca realizzata da Adei, Associazione degli Editori Indipendenti, in collaborazione con l’istituto di ricerche tedesco GfK, sui dati relativi al mercato editoriale tra il 4 gennaio e il 28 marzo 2021. Un mercato indipendente in crescita, con un totale di 22,8 milioni di copie vendute tra grande distribuzione (+10,8 per cento), librerie indipendenti (+20,3) e e-commerce e catene librarie (+41,5).
La Giornata internazionale del libro si apre dunque su ottime premesse. Istituita dall’Unesco nel 1996 per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la tutela del copyright, viene celebrata il 23 aprile perché giorno in cui sono morti, nel 1616, tre grandi scrittori considerati pilastri della cultura universale: Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Garciloso de la Vega.
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