INTERVIENE
Ø Prof. Luca GIUPPONI Università di Milano Polo UNIMONT Università della Montagna Edolo (Brescia)
L’Italia ha
tra i suoi elementi di forza l’unicità derivante dalla varietà di ambienti e
luoghi, dalla ricchezza in biodiversità e dalla pluralità culturale, potenziali
asset strategici per la competitività del Paese a livello globale. Un
territorio eterogeneo, di cui il Libro Bianco sulla Montagna fornisce una
dettagliata e aggiornata analisi sui principali aspetti ambientali,
socioeconomici e di governance delle aree alpine e appenniniche, dalla
prospettiva nazionale a quelle delle singole regioni, per arrivare ad
evidenziare le principali sfide che territori con elevate specificità
socio-ecologiche affrontano in tempi di grandi cambiamenti come quelli attuali.
Sfide in parte condivise a livello globale ed europeo, per le quali il
territorio italiano è emblematico. Quanto è “montana” l’Italia? E le singole
regioni? Quali sono le dinamiche in atto nei territori montani, non montani e
nei capoluoghi di regione del Paese? Quali sono le principali criticità, di
differente tipo e grado nelle diverse regioni, e quali le opportunità offerte
da questi territori speciali? Emerge un quadro complessivo che evidenzia come,
oggi più che mai, sia indispensabile cambiare, innovando la governance e
individuando metodi e strumenti attuali adeguati a valorizzare, in modo sostenibile,
quelle unicità e specificità territoriali che per molti anni sono state
considerate solo elementi di svantaggio. In tal senso, le montagne italiane
rappresentano uno straordinario laboratorio nel quale mettere a punto e testare
nuovi approcci e modelli di sviluppo di cui vi è estrema urgenza, basati sulla
capacità di utilizzare le risorse specifiche per creare valore (prodotti e
servizi competitivi) preservando l’ambiente. Processi di sviluppo capaci di
creare “benessere” e stabilità, anziché semplice ricchezza. Una condizione che
per realizzarsi richiede un adeguato “stato di buona salute” ambientale e
sociale oltre che economico.
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