Grazie a Stefano Sciandra, (l'alpinista che lo scorso anno ci propose il video "i miei primi 30 quattromila" e che ci portò ospite Marco Barmasse, padre di Hervè,) in questa quarta edizione del Salone del Libro di Montagna avremo un altro grande alpinista Lorenzo Gariano.
La storia di questo piccolo, grande
uomo è incredibile. E’ nato nel Regno Unito da genitori calabresi. A 8 anni è tornato in
Italia. Viveva da uno zio in Liguria perché soffriva di asma bronchiale
cronica. “Ero impedito, non potevo neanche giocare a calcio”. Tra i libri
preferiti, “Le mie montagne” di Walter Bonatti. A 18 anni, terminati gli studi
in agraria, è rientrato in Inghilterra. È il 1976 e per mantenersi comincia dai
lavori più umili. Ben presto diventa padre di una bambina che dall’età di 10
anni crescerà da solo. Riesce a mettersi in proprio con un negozio di piante e
fiori, ma la perdita prematura del padre rimette tutto in discussione. In
quegli anni sono cominciati i grandi viaggi, come l’attraversamento in
solitaria del deserto del Mali. Tutto infilato in una agenda dei ricordi: la
prima vetta scalata fu il Kilimanjaro in Tanzania nel febbraio 1997. Tre anni
dopo era il marzo 2000 è salito sull’Aconcagua, nelle Ande argentine. Passa
l’estate e a settembre dello stesso anno conquista anche l’Elbrusm nel Caucaso.
Ancora una spedizione nel 2001. Esattamente nove mesi dopo
eccolo sul McKinley, in Alaska. L’avvicinamento all’Everest dura cinque anni,
fino alla spedizione storica del maggio 2006. Arriviamo sotto Natale e mentre
in famiglia festeggiano sotto l’albero lui festeggia sul Carstenz Pyramid in
Australasia. Ma è solo l’anno dopo arrivano in cima al Vinson Massif, in
Antartide, che completa la sua collezione delle “mission impossible”, le Seven
Summits del pianeta.
Umile e diretto Lorenzo Gariano è un uomo dal grande cuore:
““So di essere un viaggiatore che è andato oltre le proprie capacità. Per
questo oggi mi sento di ricambiare verso quelle terre che me lo hanno
permesso”. Oggi Gariano si occupa di escursionismo con altri amici, ma
soprattutto di aiutare il popolo nepalese piegato dal terribile terremoto dell’anno
scorso. Raccogliendo fondi è riuscito a sollevare il villaggio di Thame, un
centro sperduto del Paese asiatico e a Kakani, un piccolo borgo rurale a 25
chilometri da Kathmandu con una scuola dove i bambini potranno
imparare mestieri per vivere dignitosamente nelle loro terre”.
Sono 7 queste cime:
Everest (Asia) - Elbruz (Europa), Kilimangiaro (Africa), Mc Kinley (America del
Nord), Aconcagua (America del ud), Kartstenz Piramyd (Australasia) Vinson
(Antartide).
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