Dal 22 luglio al 10 agosto nell'ambito del 4° Salone del Libro di Montagna, si terrà nei locali dell'Albergo Italia di Frabosa Sottana la mostra fotografica dell'artista Stefano Venturini dal titolo "Paesaggi e castelli della Valle d'Aosta"
Stefano Venturini Il mio interesse per la Fotografia, e l’instancabile
voglia di esplorarne le possibilità espressive, ha origini lontane: deriva da
una vocazione innata verso quello che potrei definire "il mondo della luce
e dei colori".
Nel 2001 ho finalmente inaugurato il mio
studio fotografico Stevephoto avviando anche interessanti collaborazioni con le
maggiori agenzie pubblicitarie e grafiche valdostane. Con il tempo,
fortificandosi il mio desiderio di esplorare le realtà d’“oltreconfine”, ho
potuto estendere il mio raggio d’azione sul territorio nazionale ed estero.
Il
sogno di diventare "artista della luce" continua ad accompagnarmi e a
trovare riscontro nelle opportunità che mi si presentano giorno dopo giorno.
Scattare
una fotografia per me equivale a "scrivere con la luce". Essa non è
solo immagine che si fissa su un materiale sensibile, è testimonianza di un
messaggio luminoso che sboccia dall’incontro tra l’anima del fotografo e la
realtà che si manifesta, più o meno imprevedibile. La luce è naturale,
indipendente, casuale, talvolta invece riprodotta come in uno studio, ma allo
stesso tempo risponde all’aspirazione intima del fotografo colto nell’attimo di
catturare ciò che non può essere dimenticato. Dunque, scattare una fotografia
non è guardare nel mirino, o in un display di una macchina digitale, e
schiacciare un pulsante. Significa saper osservare con occhio interiore le
forme della natura, di un viso, di un’opera d’arte, esprimerne la vitalità
cogliendo il punto di vista ottimale, cioè quello che scaturisce spontaneamente
dalla lettura emozionale del soggetto.
Fotografare
è sentire una vibrazione che scorre attraverso il corpo, è voglia di
abbandonarsi nel ricordo che susciterà, è tentativo, esperienza, tecnica,
passione… talvolta errore, talvolta soddisfazione…è cercare una sintonia con i
colori e le ombre, forse con il proprio sé più nascosto...