“La carta del burro” Araba Fenice Libri
In una Livorno di inizio Novecento, due giovani, Iole
ed Egisto si innamorano: lei è di religione cattolica, lui di religione
ebraica, l'unione è osteggiata dalle famiglie ma ai due giovani non importa
della religione, sono spiriti ribelli, Egisto si dichara apertamente anarchico.
Un giorno d'estate decidono di fuggire insieme, scelgono Genova perchè lì
Egisto può facilmente trovare lavoro ai cantieri navali Ansaldo: dato che
lavorava come disegnatore tecnico alla San Giorgio di Livorno.
Una convivenza di inizio secolo è uno scandalo cui
prima o poi devono porre rimedio, almeno con una unione civile. Da questa
unione nascono quattro figli: Lida, Leda, Antonio e Alcibiade.
Una unione che non è stata benedetta da nessun dio,
da nessu famigliare, da nessun amico è una unione additata, criticata,
sventurata.
Attraverso i ricordi di Leda ha inizio un viaggio nel
tempo, denso di dolori, amicizie, superstizioni, ambizioni e amore. Un viaggio
nei luoghi di una Italia che non c’è più.
Quarta di copertina
"Francesco, ci sei? Ti ho
portato le camicie". "Sì Leda entra è aperto".
"Non chiuderle subito nell'armadio lascia che si asciughino che le ho stirate col vapore".
"Grazie Leda, sei troppo gentile, non sei tenuta a stirarmi le camicie".
"A me fa piacere, se posso essere ancora utile e poi sei disordinato con le camicie mal stirate, a San Biagio poche donne sanno stirare le camicie a dovere".
"Vieni che ci prendiamo un caffè sotto il portico e mi racconti qualcosa del tuo passato". "A proposito del mio passato ho seguito il tuo consiglio e sto scrivendo i miei ricordi".
"Non chiuderle subito nell'armadio lascia che si asciughino che le ho stirate col vapore".
"Grazie Leda, sei troppo gentile, non sei tenuta a stirarmi le camicie".
"A me fa piacere, se posso essere ancora utile e poi sei disordinato con le camicie mal stirate, a San Biagio poche donne sanno stirare le camicie a dovere".
"Vieni che ci prendiamo un caffè sotto il portico e mi racconti qualcosa del tuo passato". "A proposito del mio passato ho seguito il tuo consiglio e sto scrivendo i miei ricordi".
Paola Maccario, nata a Sanremo nel 1964 vive a San
Biagio della Cima dove ha rivestito la carica di sindaco e di presidente della
Comunità Montana Intemelia.
Nel2017 ha
pubblicato con Araba Fenice Diario
dell'alpino Francesco Maccario, nel quale ha raccolto il diario e
le lettere di suo padre, prigioniero in Germania durante la Seconda Guerra
Mondiale.
Nel