19 giugno 2018

Maria Grazia Orlandini presenta "Al tempo della guerra del sale" al Salone del Libro di Montagna






AL TEMPO DELLA GUERRA DEL SALE

Una zampa di capra ferrata rinvenuta in una vecchia casa di Vicoforte dà il via ad una vicenda mai dimenticata, ma che di certo la storia ufficiale ha rimosso. Siamo all'epoca della guerra del sale, ovvero le ribellioni che tra Seicento e Settecento scoppiarono nel Monregalese e portarono a feroci rappresaglie da parte dell'esercito sabaudo.

Il romanzo è la storia di Miclot, un vicese che fugge sulla costa ligure per salvarsi dalla forca, e trova una nuova vita, lavorando la terra e commerciando in tutto il Mediterraneo. Ma il cuore è sempre dalle parti di Mondovì, e forse un giorno vi tornerà....

Il libro è arricchito da molte immagini del tempo e da un'appendice storica sulla deportazione delle famiglie monregalesi nelle pianure del vercellese. Due poesie di Remigio Bertolino impreziosiscono l'opera.

 

 

Quarta di copertina

Forse è stata un'imprudenza, lui ben lo sa, attraversare quel paese oltre l'ora in cui l'alba strappa le ombre alla notte: ma gli è andata bene. Per questo, incamminandosi sicuro per la salita di Cinzara verso Blan-na, aveva ringraziato San Gottardo, protettore di Torre e dispensatore di grazie, per lo scampato pericolo e, tanto che c'era, anche il beato Guglielmo che, facendo il mulattiere come lui un tempo, aveva dovuto vedersela un mucchio di volte con pericoli di diversa natura, non ultimo con il diavolo.

Con tutti i rischi che ci sono, è sempre meglio aver una bella patela di santi cui rivolgersi, riflette asciugnadosi con il dorso della mano il sudore che gli cola dal viso: non per niente ce n'è uno per ogni evenienza o difficoltà.

E' pur vero che non sempre i santi lo ascoltano, ma con la Madonna di Vico, lui ha un rapporto speciale. Della sua protezione si è sempre fidato da quando sua madre, avvolta nello scialle nero, liso dal tempo e dalla fatica, l'ha baciato prima della sua partenza per l'esilio:

"Scapa, Miclot, scapa salva ra vita", gli aveva detto. Poi, affidandolo alla Madonna: "Va, ra  Madona 'd Vi a sarà sempre cun ti. Mi i pregh tucc i dì".

E le sue preghiere, lui ne è sicuro, avevano sempre una risposta sicura.

 

Ora non gli resta che scollinare e sarà arrivato a Santo Stefano. Poi saprà la verità. La stanchezza si fa sentire nelle gambe e nella testa. E' in viaggio da diciotto ore e non si è quasi mai fermato. Deve arrivare prima che sia giorno pieno al paese.

Gli hanno detto che probabilmento può tornare, che forse il Duca ha annullato la prescrizione; ma come può essere sicuro? Meglio un pò di precauzione perchè, se non fosse vero... lo aspetta la forca.

 

 
Maria Grazia Orlandini, già dirigente scolastica dal 1977 al 2004, è coniugata, madre di due figli e felice nonna di quattro nipoti.

Attualmente a riposo, si interessa di storia locale, arte, toponomastica e si diletta nello scrivere. Ha pubblicato libri di storia monregalese quali: Na vota a Vì (autrice con altri) nel 2009; Vico, secoli di storia nel 2010; I Vicesi e l'Unità d'Italia nel 2011; Una Torre tante storie nel 2012; Per Via del sale (con altri) 2014.

Risultati di ricerche d'archivio: Ordinati del Consiglio Comunale di Vicoforte. Classificazione e contenuto dell'archivio storico del comune dal 1715 al 1900 e Toponimi del comune di Vicoforte, entrambi nel 2015.

Un racconto, Il ritorno, ha vinto il primo premio nel concorso letterario "Gli spigolatori" 2015. Altri racconti sono stati accolti in testi di novelle negli ultimi anni.

Il giallo Buttata là come uno straccio è stato premiato col 2° premio alla prima edizione del Concorso Nazionale di Letteratura La quercia dil Myr 2017.